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Riqualificazione Asse Viario stazione Circumvesuviana / Sito Archeologico Villa Oplonti - Torre Annunziata (Na) [POR CAMPANIA 2000 - 2006 Asse II: Grandi Attrattori culturali]

[stralcio dalla Relazione]
… Il sistema è da intendersi di particolare importanza per costituire esso l’ingresso degli Scavi Archeologici di Oplonti. A dispregio della notorietà internazionale di questo sito archeologico il suo contesto urbano più prossimo nonchè l’accesso stesso è stato da sempre trascurato, presentando evidenti segni di incuria e vandalismo.
Da qui l’esigenza di confermare le scelte originarie, dall’Amministrazione condivise fin dall’epoca del progetto preliminare, ovvero di confermare il  segno totemico  forte del  Portale di Oplonti  individuato attraverso un insieme strutturale di elementi (geometria del raccordo, modulazione dei materiali impiegati nella rotazione via Sepolcri / via V. Veneto, totem, luci) definito in relazione all’eccellenza culturale – turistica rappresentata dall’ingresso al Sito archeologico di Oplonti che, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Unesco – 1997), potrebbe trascinare con sé la città di Torre Annunziata verso altri profili.
Gli interventi previsti hanno come obiettivo l’ulteriore miglioramento – in termini di immagine e dignità all’ingresso del Sito - con la conseguenza di richiamare l’interesse percettivo non solo del turista occasionale ma anche dello stesso cittadino che, potendo accedere con facilità e in sicurezza ai luoghi, se ne riappropria anche oltre l’evento culturale eccezionale.  
Sul lato della villa di Poppea, l’illuminazione pubblica è integrata con una morbida sequenza luminosa di Led RGB installati ad incasso sul marciapiede, alimentati e controllati tramite l’interfacciamento con il modulo SECS 75 (Scene Effect Control System), dispositivo per l’alimentazione ed il controllo delle sequenze cromatiche dinamiche di apparecchi con tecnologia a Led RGB.
Gli approfondimenti hanno intercettato anche la qualità del Verde da introdurre nel progetto che, anche in relazione ai contatti avuti con la Soprintendenza Archeologica, si ritiene possa essere una ulteriore occasione di riflessione e collegamento con il patrimonio culturale del Sito. Infatti, è prevista l’utilizzazione di un’alberatura costituita da essenze del tipo  platanus orientalis, ritrovate all’interno del Sito archeologico, intercalate, anche per una differenziazione cromatica, dal  cercis siliquastrum


 
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